Sguardi, volti, figure di tutto e di più

Giorgione ritratto di giovane


Dovendo scegliere da dove iniziare a raccontarvi questa mostra partirò da una delle sale centrali, perchè è lì che secondo me lì il tema della mostra è davvero rispettato e messo a fuoco. Della parte dedicata all'arte sacra vi parlerò dopo e solo marginalmente.
Non c'è nobile o arricchito che abbia resistito alla tentazione di farsi fare un ritratto:







Piglia per esempio Mr Warren e Signora Di John Singleton  Copley
Lei ha un abito costato otto irediddio  con pizzi di organza ricamati a mano e raso scintillanti, ma resta bruttina e dozzinale assai.
                                                                                                                                                                                             

Se poi guardi il di lei consorte, ti accorgi di come il pittore ti voglia far notare che non c'è nulla da fare il panciotto è sbottonato e la faccia bella rubizza ed impietosomente lui, il pittore, si rifiuta di non fartelo notare 






La mano di Rembrandt invece sotto i paludamenti neri protestanti è in grado di tracciare mirabilmente il carattere dei suoi soggetti. Così ecco il reverendo Johannes Elison, che sembra distogliere all'ultimo lo sguardo dalle sue letture e la sua austera consorte















I coniugi di Van Dick imbarazzati dal'idea di posare che si fanno coraggio tenendosi per mano




La Siura Edmund Morton Pleydell di Gainsborogh tutta seta e finissime trine con una faccia da razza padrona che verrebbe da smontare il quadro e calpestarle il ceffo








La bellissima Mrs Fiske Warren di Sargent assorta, le gote accese e la figlia dalle mani da pianista appoggiata alla sua spalla.
Il viso del Doge Marcantonio Trevisani di Tiziano con i suoi broccati d'oro così veneziano che ne potresti trovare ancora di simili andando per calli. Il Filippo IV di Velasquez, che non ci si può far nulla era proprio brutto senza speranza, la gamba lunga, il ventre prominente, la faccia da coniglio, il mento da Ciucchino. La Signora Monet con barboncino "spantassato" in grembo uno dei rari ritratti eseguiti dal pittore. Il medico un po' apprendista stregone di Goya, intento a scaldarsi al bracere


La sezione autoritratti: Cezanne, quello toccante dell'ultimo Bonnard e ancora Gaugin e Van Gogh 
e oltre ai loro autoritratti anche Bonjour Monsieur Gaugin e Madame Roulin la Berceuse, e poi ancora Renoir e i suoi ballerini di Bougival.
Le inquietanti figure spettrali di Antonio Lopez Garcia


I nodi di carne di Bacon e Freud con i suoi nudi, l'adorata suocera di Andrew Wyeth , e la sua Christina Olson.
Temo di ubriacarvi e tutto questo è solo una piccola parte della mostra Raffaello verso Picasso di Vicenza quindi  della prima parte relativa all'arte sacra vi farò vedere solo la Madonna con bambino del Bellini


ma c'erano anche Mantegna, Lotto, Veronese, Guercino, Raffaello, El Greco, Delacroix, Tintoretto, Caravaggio, Cranach il vecchio, Rubens.
Una indigestione dei sensi senza pari che fa uscire affranti, troppo, tutto insieme, quasi una concorrenza al Louvre, Marco Goldin le mostre le fa così , buttando tutto in un frullatore, il Marchionne dell'arte, lui cerca i numeri. Ma è un'occasione unica per vedere opere di musei lontani che richiederebbero molti viaggi.
Astenersi i deboli di prostata e le donne incinte: il bagno è fuori, per vedere tanto splendore servono ore e non è consentito uscire per servrsi della toilette, che è davanti alla porta, la legge del mercato lo vieta, e già è migliorato, il grande organizzatore, a Cà dei Carraresi non permetteva neppure di tornare indietro a vedere i quadri della sala precedente. D'altra parte a nord est non si fa una mostra che Goldin non voglia


Commenti

  1. Un po' troppo lontana, Vicenza... però grazie a te almeno mi sono fatta un'idea della mostra. Belli i tuoi sguardi sui soggetti dei ritratti come se fossero persone vive che incrociamo per strada!

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    1. c'era molto molto molto di più da uscire ubriachi giuro

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  2. Davvero di tutto di più! Questo Goldin è un tipo originale, mi sembra eccessivo imporre regole così drastiche per vedere una mostra. Tuttavia, apprezzo sempre chi permette che tante opere possano essere ammirate da un vasto pubblico, riunendole anche a indigestione in un'unica mostra.
    Mi piace molto come hai descritto questi quadri, da attenta osservatrice della razza umana, nonchè amante della pittura nella sua totalitá. I ritratti hanno sempre molto fascino, prediligo quelli piú vicini all'età moderna dove le persone sono meno agghindate di abiti preziosi, ma appaiono raffigurate piú semplicemente nella loro quintessenza.
    Grazie Amanda :)

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    1. penso che farò un post a parte per un ritratto in particolare, o meglio per la sua storia :)

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  3. hai dimenticato i due Renoir..........."la danza a Bougival" prima di tutto , che è cosa da togliere il fiato..........bellissimo è dir poco

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    1. la danza di Bougival c'è Dani, ho dovuto operare una scelta in tanta abbondanza, comunque benvenuta/o

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  4. Hai saltato anche Il Cristo risorto di Botticelli, io ci sono stato mezz'ora a guardarlo in muta adorazione.
    Fantastico.
    E pure Modigliani hai trascurato se non sbaglio ma vabbè, c'era così tanta carne al fuoco....

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    1. Otto un post è un post non una mostra, serve un formato che sia fruibile senza annoiare, ognuno di noi viene rapito da qualcosa, queste erano le mie suggestioni e all'inizio ho scritto che non avrei trattato la parte di arte sacra per scelta.
      Benvenuto sui nostri lidi :)

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