Lacustre




Lacustre, non saprei come definire diversamente questo sentimento umido-malinconico che mi attanaglia.
Amanda funziona a batterie fotovoltaiche, senza luce si smorza. L'assale quel sentimento, lacustre per l'appunto, per cui se sorride lo fa a mezza bocca. Quando poi la pioggia ed il grigio persistono per più giorni, tende a dimenticarsi del suo ottimismo congenito e ad impaludarsi. Se poi, come ora, la pioggia dura da mesi, non basta una mezza giornata di luce a ricaricarla.
Ma perché Amanda associa il lago a questo spleen esistenziale?
In fondo la maggior parte della volte in cui Amanda è stata al lago in vita sua il sole splendeva alto nel cielo.
Sarà l'imprinting?
Nel primo ricordo lacustre amandapiccola si reca in visita agli zii sul lago di Garda. Amandapiccola è la figlia piccola-secondo-ultimogenita di un ex figlio piccolo-sesto-ultimogenito. Questo significa che i cugini maggiori di Amanda hanno nove anni meno dei suoi genitori. Quindi quel giorno al lago non ci sarà nessun altro bambino con cui giocare, quindi amandapiccola ha portato con sè una bambolina ed altre cose con cui giocare. Gli zii hanno un barboncino fulvo: Ten3°. 
3° perché arrivato dopo il 1° (amatissimo che troneggia impagliato nello studio-ufficio dello zio; amandapiccola fortunatamente ne ha solo sentito parlare dal padre che ironizza e dalla madre che inorridisce perché solo il racconto del cane impagliato le mette un misto di angoscia e straneamento) e dopo il Ten 2° che rispetto al primo era meno amato e più bisbetico. Ten 3° secondo me non reggeva il confronto con i primi due e la sua psiche ha subito un tracollo. Amandapiccola giunse quindi ignara alla magione degli zii in uno splendido mattino di fine estate, con un orecchio ascoltava le chiacchiere dei grandi, con l'altro  le chiacchiere della sorella con una delle cugine più piccole ma sempre fuori target per lei e contemporaneamente giocava con la sua bambolina Penny pensando a come ingraziarsi Ten, aveva sempre desiderato avere un cane, ma sul cane era stato posto un veto materno categorico. Ten 3° nella sua folle nobiltà semplicemente ignorava la mocciosa, o fingeva di ignorarla, in realtà stava mettendo a punto il suo piano diabolico. All'ora di pranzo amandapiccola ripose Penny in una borsina vezzosa che una delle zie aveva fatto all'uncinetto appositamente per lei ed andò a tavola. Non era ancora arrivata la torta in tavola che Ten 3° si presentò con un'orrido fantoccio bavoso decapitato tra le fauci, amandapiccola non relizzò subito che si trattava della povera Penny straziata, fu solo nel pomeriggio, quando la noia di ascoltare gli adulti chiacchierare prese il sopravvento che tornò alla sua borsina e fece la tragica scoperta.
A nulla valsero ricordi successivi di gite scolastiche sul lago d'Orta,  all'Isola dei Pescatori, di vacanze col 3/4 in moto sull'Attersee, di rinfrescanti bagni gelati nel Lago di Levico nelle torride estati: lacustre e malinconico per lei sono irrimediabilmente associati

Commenti

  1. sempre più gemelle separate alla nascita io e te.... http://nuvoleabassaquota.blogspot.it/2013/04/34-un-foro-nel-cuore-e-il-pane-cunzato.html?showComment=1365158620159#c2745122306068063568
    mi dispiace per la povera Penny: ma una botta in capo al viscido ten ° gliel'hai mollata?
    Sandra

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    1. mai potrei fare male ad un cane neanche a quelli schizzati, neanche a quello che mi morse è un amore grande

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  2. Perfido Ten 3°! lacustre ha in sè un che di malinconico, secondo me, a parte i ricordi infantili

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  3. E' così, noi lacustri siamo saturnini. E' la grande massa d'acqua ferma, che fa bene solo ai nervosissimi e agli insonni. Agli altri spesso li fa ammattire.

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    1. fa bene anche alle ortensie e ad una specie di antipatici moschini pizzicosi che sono peggio delle zanzare :)

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  4. E' così anche per me: questa pioggia che non finisce più mi sta consumando - mi sembra di essere in apnea, ma non so quanto posso resistere ancora... Anche oggi è uscito un attimo il sole, e poi è di nuovo sparito dentro a un fronte di nuvole nere.
    I laghi... me ne sono tenuto sempre distante, ma ne ho incrociato più di qualcuno. Da Lorenzago di Cadore vedevo il lago di Domegge, verde, luminoso; salendo verso le Tre Cime passavo per quello di Auronzo, piccolo e gelido, per poi arrivare a quello di Misurina, che è un piccolo gioiellino, ma con quell'impressione di cartolina...
    Un lago triste come il tuo è solo quello di Alleghe: c'ero passato con Alessio, a 16 anni, con uno zaino sulle spalle, e mi pareva che quel buio ci trascinasse verso un qualche centro scuro e misterioso... Chissà!
    Paolo

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    1. Ma Alleghe è un lago di misteri, sempre in ombra, con tutti quei morti ammazzati sulle sue rive, nulla vale l'eleganza della Civetta a mitigare il gelo nelle ossa, la malinconia di quel lago si supera solo nella pasticceria di fianco alla chiesa lì ogni amarezza si stempera, oppure salire al Coldai in una giornata di sole

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