Vita dura per gli angeli 4


Sedeva davanti alla porta dal vetro smerigliato, le gote accese, la tunica che decisamente aveva conosciuto tempi migliori: unta di sugo, si tendeva al limite della decenza su un ventre da data presunta del parto imminente; l'aureola posata sulle ventitrè e leggermente sudaticcio per l'ansia di essere stato invitato a quella riunione. Mentalmente faceva una specie di film degli ultimi mesi, da quando cioè era stato nominato custode di quella donna. Era stato convocato, un giorno dal suo superiore ( solo a vederlo con quella imponente barba brizzolata e tutte quelle chiavi appese alla cinta incuteva soggezione) che si occupava della distribuzione incarichi, aveva atteso insieme a tanti altri dinnanzi a quella stessa porta e, una volta venuto il suo turno gli era stato detto:" La tua prossima assistita sarà una donna, madre di due figli tardoadolescenti (che a dirla tutta erano stati la sua unica fonte di preoccupazione al momento di accettare l'incarico, è noto che figli di quell'età mettono sempre a dura prova il sistema cardiocircolatorio delle madri) un marito, un cane e una o più gatti". Lui si era detto "si può fare, che sarà mai!" ma lo sventurato non sapeva a cosa andasse incontro. Per prima cosa quella aveva dei sensori, dei veri radar per presenze celesti e dopo meno di 24 ore aveva intuito la sua esistenza. E così il povero Mansueto (come poteva chiamarsi la buonanima?) aveva tastato subito con mano il suo caratteraccio "A me, che sono una mangiapreti, dovevano spedire l'angelo custode? Io mi custodisco da sola! Dillo un po' al tuo capo". Così lui era stato costretto a palesarsi in qualche modo per chetarla, e non era mica stata un'impresa facile, era scesa a più miti consigli solo quando lui si era dichiarato disponibile ad aiutarla nella sua routine quotidiana. Lui pensava a qualche letto da rifare o a qualche bucato da stendere, ma la donna non era quel tipo di massaia. Primo gli toccò svegliarsi alle ore più insolite (perché credevate che gli angeli non dormissero?) per "rinfrescare" una roba strana con un nome improponibile per la quale la donna pareva invasata e pure stizzita perché andava avanti da mesi a tentativi a quel progetto alieno, ma quel Frankestein dei lieviti non prendeva vita. Mansueto impostava la sua grossa sveglia caricata a molla e ciabattando si dirigeva in cucina. L'intervento divino fece andare in porto la creazione e per il povero diavolo - ehm scusate - angelo, non vi fu più scampo. Gli toccò affettare, sminuzzare, mondare, impastare, rigirare sughi, badare alla cottura di arrosti, mantecare e soprattutto assaggiare. Non che a Mansueto assaggiare dispiacesse, ma quella donna non aveva mezze misure, cucinava per due eserciti in trasferimento sulle pianure del Don. Quella donna era il demonio, un diavolo tentatore, una condanna della moderazione, un attentato alla morigeratezza. Non aveva finito di sobbollire l'intingolo di un giorno che già impastava per il giorno seguente, faceva la spesa per due giorni a venire e meditava il menù di lì a tre giorni con una frenesia che disintegrava il comune senso del decoro. E il povero Mansueto preso nell'orda della cottura e dell'assaggio aveva iniziato a lievitare di peso, al punto che le ali ormai risulatavano inutilizzabili, chi riesce a sollevare un angelo di 147 chili? E fortunatamente quella non stava ferma un minuto, correva in città, correva in campagna, e lui sempre a correrle dietro, altrimenti i chili sarebbero stati molti di più. Ora già immaginava le reprimenda dei suoi superiori, ma dopo quei mesi passati a prendersi lavate di capo dalla sua protetta e urlacci e rimbrotti e sbuffi che neanche una vaporiera, pensava che lassù nessuno, neanche l'altissimo capo, avrebbe saputo fare di più. Così quando la porta si aprì e venne il suo turno, raddrizzò l'aureola, prese fiato ed entrò. Il suo capo lo guardò con una critica stampata sul volto a caratteri cubitali decifrabili persino da un ipovedente. Poi il piglio burbero si spalancò in un sorriso e gli disse: "Complimenti Mansueto sei l'unico, dopo innumerevoli tentativi, che ha saputo prendere quella furia di donna per il verso giusto; certo ci vedremo costretti a fornirti un'altra dotazione di tuniche ed un paio d'ali adeguate alla tua nuova stazza, ma finalmente ci sentiamo tranquilli, non sapevamo più a che santo votarci (che detto in quel posto era proprio un segnale di resa incondizionata); te la senti di continuare nell'incarico? Certo se declinassi l'invito potremmo capire dato il soggetto".
Mansueto ci pensò un attimo poi pensò al profumo di quelle pagnotte calde, alle paste, a tutti quei sughetti, pensò che quella urlava, urlava, ma non mordeva mai, pensò che le si era affezionato molto e che non avrebbe mai voluto le succedesse nulla e levò i suoi occhi dolci verso il capo e disse "Quando mi arriverà la nuova fornitura d'ali?"


BUON COMPLEANNO SANDRA!

Commenti

  1. perchè mi fai piangere di mattina presto e per il giorno del mio compleanno? già che mi sento vecchia....
    io degli auguri così non le avevo mai avuti... sarà che sei tu il mio angelo custode?
    ecco, ora mi si squaglia il trucco e devo stare tutta la mattina con le righe nere del mascara colato... ma ti voglio bene (tanto per non smentire il can che abbaia non morde!)
    grazie passerotta, anselma, dottora e tutto il resto!
    Sandra

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    1. ti avrei voluta proprio vedere così conciata :D

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    2. questa soddisfazione non te la darò mai: impeccabile sempre io!
      grazie cara

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  2. bellissimo Amanda
    è proprio vero chi trova un amico trova un "tesoro"
    bellissimo post, auguri, immagini, link... quello che di te emerge [oltre a saper scrivere... dare voce alle emozioni] è altresì, e soprattuto, una rara delicatezza, garbo, nell'avvicinarti alle persone e custodirle... dimostrare loro con semplici "grandi" gesti il tuo esserci, affetto, amicizia

    rifornimento di ali.. ? uhm... meglio che tu non rimanga sprovvista :) nel mio piccolo, alora, contribuisco così... (Daria Anna Górkiewicz)

    http://www.jasky.pl/w-cieniu-sztuki/1200656393.jpg

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    1. grazie per le tue parole bellissima l'immagine :)

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    2. :)) leggendo... mi è venuta in mente questa immagine che conservo insieme ad altre e non so perché... ma l'ho associata al post, guardandola... nel gesto di dispiegare l'ala mi fa pensare all'accoglienza... comunica un senso di protezione :)

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    3. bellissima immagine... la posso "rubare"?

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  3. Auguri Sandra! E grazie per aver dato ad Amanda l'occasione di scrivere questo bellissimo racconto :)

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    1. Alice, d'altra parte con me c'è materiale per scrivere.... sono una rompic......nata!
      e un po' agitata si, ma non come dice lei, ah ah ah!
      grazie Alice!

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  4. La lampadina mi si è accesa quando è comparsa una roba strana da "rinfrescare", fin lì mi sembrava una bellissima favola in atmosfera natalizia. Questo racconto è stupendo perché parla di una persona stupenda ed è scritto da una persona stupenda. Il mio cuore ha sorriso, ha trattenuto lacrime e poi.....è stato colto dalla frenesia di "affettare, sminuzzare, mondare, impastare, rigirare sughi, badare alla cottura di arrosti, mantecare e soprattutto assaggiare" :D
    Buon Compleanno Sandra, ragazza di qualità sopraffina ! Ti auguro tutto il bene possibile....e anche di più. Baci.

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    1. è un vulcano ci tocca tenercela così :)

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    2. Alle, intanto grazie per la RAGAZZA...... che mi piace assai!!!
      e poi grazie per tutti i complimenti.... è bello aver trovato micacotiche, è stato un miracolo del web! grazie tesora bella, grazie grazie grazie!

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  5. Che begli auguri Sandra ! Buon compleanno!!! oggi riposi e fai fare tutto Mansueto? :-)

    ..e che bel racconto Amanda! ma poi li metti tutti insieme e li pubblichi, vero?


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    1. si Maria Grazia, li mette tutti insieme e li pubblica. e questo è speciale, tutto per me (AMANDA: ce lo voglio scritto nel libro che è per me)
      Mansueto si è dato da fare sai, ha fatto solidificare la pasta madre liquida in men che non si dica e ha fatto un lievito bellissimo! se non avessi Mansueto non saprei proprio come fare.... comunque non sono acida come dice lei.... a volte sorrido!
      grazie cara per gli auguri!

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  6. Sì, d'accordo, però a questo punto è Mansueto che deve farsi vivo. Chissà se toccare le sue ali porti fortuna.

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    1. Leo, Mansueto è mio, personale, il mio angelo personale. e me lo tengo.... posso mettere una buona parola e fartene mandare uno gagliardo anche a te......

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  7. Noo, ieri non c'ero e ho rischiato di perdermelo. E sono in ritardo con gli auguri alla Sandra. Auguri Sandra!!!

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  8. Sono in ritardo anch'io! Ma poi per dire "brava Amanda, quanto invidio Sandra per questo speciale e meraviglioso biglietto di auguri" e "buon anno Sandra" non si è mica mai in ritardo, no?

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    1. intanto inizia a buttare lì la data del compleanno che non si sa mai ;)

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